Essere invisibili online fa male. Lo sai bene.
Vedi i tuoi concorrenti dominare le ricerche locali. Ti chiedi come facciano.
Non è magia. È strategia.
Google My Business è la differenza tra esistere e dominare nel mercato locale della tua città.
Ma averlo non basta. Serve saperlo ottimizzare.
Quando un potenziale cliente cerca servizi nella tua zona, Google decide chi mostrare nel suo famoso Local Pack. Questa decisione si basa principalmente sul tuo profilo GMB.
Questo articolo cambierà il tuo approccio al posizionamento locale. Senza giri di parole, solo strategie concrete.
Continua a leggere.
Il Local Pack: la vetrina digitale che tutti vogliono

Hai mai notato quel box in evidenza con mappa e tre risultati locali quando cerchi “ristorante vicino a me” o “idraulico d’emergenza”?
Bene, sappi che vale oro per la tua attività.
I numeri parlano chiaro: il 60% dei clic nelle ricerche locali si concentra proprio sul Local Pack.
È il primo posto dove guardano gli utenti.
È l’ultimo posto che vogliono i tuoi concorrenti.
Ma Google non regala questi spazi. Li assegna con criterio.
Informazioni precise. Recensioni positive. Contenuti aggiornati.
La competizione è feroce in ogni settore.
Dal ristorante al dentista.
Dall’hotel all’idraulico. Tutti lo vogliono. Pochi lo ottengono.
Tuttavia apparire nel Local Pack non basta. Devi restarci.
Questo processo richiede ottimizzazione continua. Richiede adattamenti strategici.
L’algoritmo cambia. Tu devi cambiare con lui.
Crea e verifica il tuo profilo: i fondamenti del successo
Iniziamo dal principio: visita business.google.com ed accedi con il tuo account Google.
Cerca la tua attività. Potrebbe già esistere.
Se non c’è, seleziona “Aggiungi la tua attività”.
Ora attento. Il nome è cruciale.
Inserisci il nome esatto della tua impresa. Niente keyword artificiali. Google lo considera spam e ti penalizza.
La categoria principale determina il tuo destino. Sceglila con cura.
“Pizzeria” è meglio di “Ristorante italiano”. Specifico batte generico.
Fornisci l’indirizzo completo se hai una sede fisica. Seleziona “Servo i clienti a domicilio” se operi in mobilità.
Aggiungi numero di telefono e sito web. Sono le tue linee di comunicazione principali.
La verifica è il passaggio che molti sottovalutano. È cruciale.
Google offre diversi metodi: posta, telefono, email, SMS.
La verifica postale è la più comune. Arriva una cartolina con codice PIN entro 14 giorni.
Un consiglio da professionisti: non modificare nulla durante l’attesa. Riavvierebbe il processo.
Alcune attività possono ottenere la verifica istantanea. Specialmente con Google Analytics già implementato.
Un profilo non verificato è vulnerabile. I concorrenti possono richiederlo e modificarlo.
Non correre questo rischio.
Le fondamenta: NAP e informazioni essenziali
NAP. Nome, Indirizzo, Telefono.
È l’ABC della SEO locale.
Questi dati devono essere identici. Ovunque. Sempre.
Sul tuo sito. Sulle directory locali. Sui social media.
La coerenza del NAP è uno dei principali fattori di ranking.
Un esempio: “Via Roma 1” e “V. Roma, 1” sono elementi diversi per Google.
Dettagli che sembrano insignificanti, ma non lo sono.
Usa un numero di telefono locale. I numeri verdi sono pratici ma diminuiscono la tua rilevanza geografica.
Se hai traslocato o cambiato numero, aggiorna tutto. Immediatamente.
BrightLocal e Moz Local possono aiutarti a verificare la coerenza del NAP su tutte le piattaforme.
Le categorie sono il tuo GPS nel mondo digitale.
Google offre oltre 4.000 categorie.
La primaria ha il peso maggiore. Determina per quali ricerche verrai mostrato principalmente.
Puoi aggiungere fino a 9 categorie secondarie. Ampliano la tua copertura.
Un trucco da insider: studia le categorie dei tuoi concorrenti di successo.
Ma attenzione: seleziona solo categorie veramente pertinenti.
Aggiungere categorie irrilevanti porta a penalizzazioni.
La descrizione è il tuo pitch di vendita in 750 caratteri.
Inizia con un valore differenziante.
Integra 2-3 parole chiave locali. Naturalmente. Senza forzature.
Parla direttamente ai problemi che risolvi.
Includi una chiara call to action.
“Chiamaci oggi” è banale.
“Risolvi il tuo problema idraulico in 3 ore” è potente.
Le armi segrete: funzionalità avanzate di GMB
La sezione prodotti e servizi è sottovalutata. È il tuo menu digitale.
Per i servizi, crea categorie logiche. Aggiungi descrizioni dettagliate. Mostra i prezzi quando possibile.
La trasparenza genera fiducia. Pre-qualifica i lead.
Per i prodotti, usa immagini di alta qualità. 1200×900 pixel è l’ideale.
I titoli dei prodotti devono contenere naturalmente le parole chiave pertinenti.
Non mostrare solo i bestseller. Mostra la varietà.
Aggiorna stagionalmente. Evidenzia le novità.
Le attività con questa sezione aggiornata hanno il 40% di probabilità in più di generare azioni dirette.
Gli attributi aziendali sono i dettagli che vendono.
“Wi-Fi gratuito”, “Accesso per disabili”, “Opzioni vegane”.
Comunicano immediatamente la tua attenzione alle esigenze dei clienti.
Durante la pandemia, “Consegna a domicilio” è diventato cruciale.
Per ristoranti, “Tavoli all’aperto” attira clienti specifici.
Per negozi, “Ritiro in negozio” è particolarmente apprezzato.
Seleziona solo attributi veritieri. Le bugie si pagano in recensioni negative.
I Post GMB sono il tuo giornale locale.
Sorprendentemente sottoutilizzati.
Questi mini-contenuti appaiono direttamente nella tua scheda.
Quattro tipi di post: novità, eventi, offerte, prodotti.
Pianifica pubblicazioni settimanali.
I post con immagini ricevono il 40% di interazioni in più. Usale sempre.
1200×900 pixel. Formato ideale.
Includi sempre una call-to-action chiara. “Prenota ora”. “Scopri di più”.
Per le offerte, aggiungi date di scadenza. Crea urgenza.
Sfrutta festività ed eventi locali. Crea contenuti rilevanti.
Un consiglio da insider: usa UTM parameters nei link per tracciare quali post generano più clic.
I post scadono dopo 7 giorni. Pianifica aggiornamenti regolari.
Immagini e recensioni: il volto umano del tuo business
Le immagini di qualità aumentano le visite del 35%.
Le richieste di indicazioni crescono del 42%.
Inizia con una foto profilo professionale (logo).
Aggiungi un’immagine di copertina accattivante. 1080×608 pixel. Formato ideale.
Diversifica il portfolio fotografico.
Mostra esterni dell’edificio. Aiuta i clienti a riconoscerlo.
Mostra interni. Comunica l’atmosfera.
Mostra il team al lavoro. Umanizza il brand.
Mostra prodotti in primo piano. Vendi prima dell’arrivo.
Mostra clienti soddisfatti. Con autorizzazione, ovviamente.
Aggiungi didascalie con parole chiave naturali.
Carica almeno 10 foto iniziali. Aggiungine regolarmente.
L’autenticità batte la perfezione. Sempre.
Evita filtri eccessivi. Niente immagini stock.
Un trucco efficace: foto in diverse stagioni e momenti della giornata.
Usa il geotagging quando possibile. Rafforza i segnali di localizzazione.
Le recensioni dei clienti sono oro puro.
Google non guarda solo la valutazione media.
Guarda come interagisci con esse.
Rispondi al 100% delle recensioni. Positive o negative.
Per le positive, personalizza il ringraziamento. Menziona dettagli specifici.
Per le negative, mantieni la calma. Adotta l’approccio LATTE:
- Listen (ascolta).
- Acknowledge (riconosci).
- Thank (ringrazia per il feedback).
- Take action (spiega cosa farai).
- Encourage (invita a un nuovo contatto).
Rispondi entro 24-48 ore. La tempestività è apprezzata.
Evita risposte generiche. No al copia-incolla.
Includi naturalmente alcune parole chiave locali nelle risposte.
Le attività che rispondono regolarmente hanno in media 0,3 stelle in più.
Questo dettaglio fa la differenza.
I numeri non mentono: analisi e miglioramento continuo
Gli Insights di GMB sono la tua miniera d’oro. Dati reali. Non supposizioni.
Le query di ricerca rivelano come i clienti pensano ai tuoi servizi.
Suggeriscono nuovi contenuti da sviluppare.
Il grafico “Come i clienti cercano la tua attività” è rivelatore.
Ricerche dirette: chi cerca specificamente il tuo nome. Ricerche di scoperta: chi trova la tua attività cercando categorie o prodotti.
Un’alta percentuale di ricerche dirette indica forte brand awareness.
Molte ricerche di scoperta suggeriscono buon posizionamento per termini generici.
Monitora le azioni dei clienti: chiamate, indicazioni, clic sul sito.
Sono indicatori di conversione reali.
Confronta i periodi. Identifica tendenze e stagionalità.
Per dominare il Local Pack, monitora sistematicamente il tuo posizionamento.
Strumenti come BrightLocal, Whitespark o SEMrush sono essenziali.
Imposta il monitoraggio per diverse aree geografiche.
Il posizionamento locale varia significativamente anche a pochi chilometri di distanza.
Crea un dashboard personalizzato. Mostra l’andamento nel tempo.
Monitora i tuoi principali concorrenti nel Local Pack.
Quando un competitor ti supera, analizza cosa hanno modificato.
La frequenza di update dell’algoritmo locale è alta. Controlla settimanalmente.
Non fissarti sulla posizione #1. Essere stabilmente tra i primi tre è l’obiettivo principale.
Il posizionamento varia a seconda del dispositivo. Testa sia da mobile che da desktop.
Il segreto finale: persistenza e adattamento
Ottimizzare Google My Business non è un evento, è un processo continuo.
Richiede attenzione ai dettagli e adattamento costante.
Gli algoritmi cambiano. Le aspettative dei clienti evolvono.
I concorrenti migliorano. Tu devi migliorare più velocemente.
I risultati arrivano a chi persiste. Chi si ferma perde posizioni.
Chi si adatta conquista.
Inizia oggi. Supera i concorrenti. Domina il Local Pack.
La visibilità è lì. Aspetta solo te.
Un’ultima domanda: sei pronto a essere trovato?